Le discese in gommone

Il fiume Lao è uno dei corsi d’acqua più integri e di maggiore significato ecologico di tutta l’Italia meridionale.
Il suo corso inizia in territorio lucano, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.
Le sorgenti più copiose sono situate in prossimità di Viggianello (Pz).
Entrato in territorio calabrese, il fiume lambisce gli abitati di Laino Borbo e Laino Castello e attraversa in tutta la sua lunghezza, da Nord-Est a Sud-Ovest, il comune di Papasidero.
Dopo un percorso di 54 Km. sfocia nel Mar Tirreno poco a sud dell’abitato di Scalea.
Le sue rive sono state frequentata dall’homo sapiens che nei suoi pressi ha lasciato tracce indelebili sulle pareti rocciose della grotta del Romito.
Il suo corso, anticamente navigabile, servì ai Sibariti come via di transito per i loro commerci con Laos, una colonia da loro stessi fondata sul litorale tirrenico in un luogo non molto lontano dalla foce del fiume.
Oggi le sue acque, ancora abbondanti, sono una meta agognata dagli amanti del rafting e dai numerosi canoisti provenienti da molte nazioni europee che rimangono stupefatti dalle meraviglie di un ambiente naturale unico.
Il fiume, infatti, s’insinua in una stretta valle scavata nella roccia a mò di cagnon tra due rive strette e ricoperte quasi interamente da una vegetazione lussureggiante.
La natura selvaggia e incontaminate del luogo si estende, a tratti, su ampie spiagge ciottolose dove è possibile sostare per ammirare con più tranquillità il verde folto e cangiante della vegetazione, le pareti rocciose a picco,e cascate create da numerosi torrenti che provengono dalle montagne circostanti,lo spumeggiare delle acque costrette, nelle strettoie, ad aggirare massi di dimensioni ciclopiche.
Lo spettacolo è emozionante e, a volte, incute un certo timore.
Alla fine del percorso, però, resta la consapevolezza di aver vissuto un’avventura meravigliosa che volentieri si sarebbe disposti a rivivere.Provare per credere!

Share